STORIA DI “NERO”
Ero un tenero gattino nero, vispo, morbido e giocherellone. Sono nato in campagna, dove vivevo con la mia mamma e tanti fratellini. Non era una vita facile, c’era poco da mangiare e nessuno si prendeva cura di noi.. poi un giorno un bambino mi ha preso in braccio e mi ha portato in una nuova casa. Lì ero curato e coccolato ma spesso mi sgridavano per un vaso ribaltato, perché ero salito sul divano o avevo tirato fuori le unghie!!
A volte guardando fuori dalla finestra pensavo: chissà com’è la vita libera di un gatto randagio!
Finché arrivò quella brutta notte d’inverno.. mi portarono in un posto sconosciuto e mi lasciarono lì ai margini della strada.. io li guardavo e non capivo.. li ho visti andare via, per sempre! D’improvviso era tanto freddo, non c’era più il caldo della mia casa, il mio cuscino, la mia ciotola… avevo tanta paura, tutto era così sconosciuto e rumoroso! Ritornate, sarò buono! Luci improvvise mi accecavano, tanti odori e suoni violenti, ero paralizzato dal terrore! All’inizio ho aspettato che tornassero, poi ho provato a cercare la strada di casa, ma non c’èra traccia di odori familiari, più correvo e più mi perdevo! Perché mi avevano abbandonato? ero cresciuto, non ero più un cucciolo, un tenero batuffolo da coccolare, si erano stancati di me e mi avevano buttato via come un vecchio scomodo peluche!! Io mi ero fidato di loro!
Sono passati tanti mesi, tante notti di paura, al freddo o sotto la pioggia, solo un cespuglio o una macchina parcheggiata in strada come riparo… già, li ho imparati a conoscere bene quei mostri infernali! Ho rischiato di essere investito, la mia zampa dolorante e la coda storta me lo ricordano! Ho incontrato tante persone crudeli che mi hanno bastonato, preso a calci, spaventato! Sono magro e con il pelo arruffato.. ho imparato a mangiare rovistando nella spazzatura in cerca di qualche avanzo o qualche raro topolino.. non c’è più traccia di quel bel gattino dal pelo morbido e lucente di una volta! Le lotte con gli altri gatti del quartiere hanno lasciato brutte ferite, sono malato, il rigore dell’inverno mi ha segnato, sono diventato quasi cieco e ho dovuto imparare a riconoscere i pericoli.. prima di tutto l’uomo! Sono diventato un gatto randagio, non mi fido più di nessuno, soffio e graffio a tutto ciò che si avvicina… non ricordo più il calore di una casa!
Poi un giorno, spinto dalla fame e dall’odore di buon cibo, entro in una strana gabbia di metallo e tac! Vengo catturato! Chi mi vuole fare del male? Lasciatemi, ho paura, liberatemi, voglio fuggire!! Soffio e graffio ma è inutile! Vengo portato in un altro posto sconosciuto dove ci sono tanti altri gatti, qualcuno mi guarda e soffia ostile.. sento tanti strani odori… ma è cibo!! Una mano sconosciuta mi allunga una ciotola… finalmente cibo vero! Dopo aver mangiato a sazietà la stanchezza mi prende, c’è un cuscino morbido e caldo e finalmente mi addormento. I giorni passano, ora sto meglio, quelle persone sconosciute mi danno da mangiare e mi curano.. la zampa e gli occhi sono migliorati.. ma ho ancora paura! Continuo a soffiare spaventato a quegli uomini che tanto mi hanno fatto del male! Ma queste persone forse sono diverse, sono gentili con me, la loro voce è dolce e affettuosa, forse mi posso ancora fidare.. solo un po’… ecco, una mano si avvicina, soffio, abbasso le orecchie, ma poi mi rendo conto che non mi vuole fare del male.. è una carezza!! Quella mano morbida, calda e rassicurante liscia il mio pelo arruffato come la lingua della mamma, mi dà affetto e protezione come in un vago ricordo lontano… che bello! Cos’è questo rumore? Ma si, sono le mie fusa!! Allora c’è ancora qualcuno che mi vuole bene! Finalmente, mi abbandono felice a quelle carezze.
Ora abito al gattile di Pesaro, sto bene ma non sono tornato più il bel gattone di una volta, sono cieco e spelacchiato, ma qui ho tante amiche che si prendono cura di me, ho cibo, un caldo riparo, cure e tante coccole! E ci sono tanti amici mici! Teneri cuccioli e veterani randagi, c’è chi è zoppo e cieco e chi fa concorrenza ai più bei gatti di razza, mici dolci e coccoloni o spericolati giocherelloni, timidi e paurosi o vivaci e prepotenti… certo, ho dovuto crearmi il mio spazio, purtroppo c’è anche chi dei miei amici umani non si fiderà mai più, ne ha passate tante e rimarrà sempre un gatto spaventato e selvaggio, ma almeno qui tutti abbiamo un’altra possibilità! Ogni tanto qualcuno arriva e qualcun’altro se ne va perché ha trovato finalmente una nuova casa.. io lo guardo andare via e sono felice per lui, ma penso: chissà se un giorno qualcuno vorrà adottare un vecchio micio malandato come me, ma che sa dare tanto amore!! Non ho un nome, mi chiamano “Nero”, ma aspetto qualcuno che possa darmene uno!
Potete venire a trovarci, se cercate “puri soriani” da adottare, o semplicemente se volete portarci una carezza, una vecchia coperta o un po’ di cibo! Le nostre amiche lavorano sempre con tanto impegno ma hanno bisogno di aiuto! Se non potete portarci a casa con voi, potete darci una mano o adottarci a distanza! Noi sapremo sempre ricambiarvi con tenere coccole e abbondanti fusa! E se nei nostri occhi randagi vi sembrerà di scorgere un sorriso ricordatevi sempre che ci sono tanti mici più sfortunati di noi che vivono per strada e forse non avranno mai un’altra possibilità.. NON ABBANDONATECI!!
In memoria di Nero che ci ha lasciato prima di trovare una nuova casa.