Perché non si deve regalare un gatto a Natale
Regalare un gatto a Natale può apparire come un gesto di amore e generosità ma nasconde implicazioni profonde che spesso vengono trascurate. Con questo articolo vogliamo innescare una riflessione su questo tema insidioso.
Adottare un animale significa impegnarsi in una relazione duratura e non dovrebbe essere un’azione impulsiva dettata dal clima festivo.
L’illusione di un dono permanente
Donare un gatto durante le festività natalizie potrebbe apparire come un gesto nobile, capace di generare momenti incantevoli, in particolar modo per i più piccoli al momento di “scartare” il pacchetto di un piccolo essere adornato con un nastrino rosso.
Tuttavia, la meraviglia iniziale svanisce presto, cedendo il passo a un’esistenza di dedizione e responsabilità costanti e durature.
L’essenza della convivenza con un gatto
Convivere con un gatto offre una dimensione aggiuntiva di gioia e intrattenimento nella vita di famiglia.
Non è semplicemente un atto di nutrimento e cura ma l’approfondimento di una connessione emotiva che influisce profondamente sull’esperienza quotidiana di ogni individuo in casa. Un gatto porta con sé una personalità unica, che stimola interazioni e crea ricordi affettivi: dal conforto del suo ronronio durante i momenti di relax alla comicità delle sue marachelle, ogni momento contribuisce a rafforzare questo legame speciale. Capite già che regalare un gatto potrebbe non essere la scelta migliore.
Inoltre, la presenza di un gatto in casa può avere benefici terapeutici, offrendo una presenza costante e un senso di calma. La loro compagnia può alleviare lo stress, l’ansia e persino aiutare a gestire la solitudine.
I gatti spesso percepiscono le emozioni umane, rispondendo con affetto nei momenti di bisogno, mostrando una forma di empatia che sorprende e tocca.
La cura di un gatto, inoltre, insegna valori importanti come la responsabilità e l’empatia, soprattutto ai più giovani. I bambini che crescono con un gatto imparano a prendersi cura di un altro essere vivente, a riconoscere l’importanza del dare e del ricevere affetto e a comprendere il ciclo naturale della vita.
L’impegno nei confronti di un gatto si traduce in una routine di cure che può includere alimentazione, toelettatura, gioco e visite veterinarie.
Queste attività quotidiane non solo mantengono il benessere fisico del gatto, ma rafforzano anche il legame emotivo tra l’animale e i membri della famiglia, creando una forte sensazione di cameratismo e collaborazione.
Vivere con un gatto è un’esperienza che arricchisce l’esistenza umana, insegnando lezioni di vita sull’amore incondizionato, la cura e il mutuo sostegno.
La loro indipendenza, combinata con i momenti di affettuosità, crea un’interazione equilibrata che può portare gioia e arricchimento nella struttura del nucleo familiare.
La cura oltre l’ordinario
Prendersi cura di un gatto include la disponibilità a fronteggiare sfide che possono sorgere, impegnando risorse di tempo, affetto ed economia. La famiglia deve essere pronta ad affrontare qualsiasi evenienza, lavorando insieme per superare eventuali difficoltà.
La responsabilità non può essere regalata
Regalare un gatto con l’intenzione di insegnare responsabilità, specialmente a un bambino, è un concetto errato. L’educazione alla responsabilità non viene automatica con l’arrivo di un animale, ma deve essere accompagnata da una matura decisione familiare.
Donare un gatto a un bambino con l’intento di insegnargli la responsabilità non è una strategia valida. La scelta di introdurre un animale domestico in casa dovrebbe nascere da un desiderio condiviso di creare un legame, non semplicemente come un mezzo per impartire una lezione di vita. Affidare un gatto a qualcuno inaspettatamente può portare a un impegno per cui non tutti sono preparati, specialmente se non dispongono delle risorse necessarie per gestire le sfide di una tale relazione nel lungo termine.
Inoltre, non si dovrebbe presupporre che un bambino possa assumersi la responsabilità completa di un animale. Sebbene possano essere entusiasti all’inizio, spesso il mantenimento quotidiano dell’animale, dalla pulizia alla cura e al gioco, diventa una responsabilità degli adulti. Pertanto, l’adozione di un gatto deve essere una decisione matura e consapevole da parte dell’intera famiglia, che dovrà essere pronta a investire tempo, amore e risorse nella nuova relazione che si andrà a creare.
La maturità nella decisione di adottare
Adottare un gatto richiede una piena consapevolezza dell’impegno che tale scelta comporta.
È un investimento emotivo che non deve essere preso alla leggera né affidato a decisioni esterne alla famiglia che accoglierà l’animale.
Decidere di adottare un gatto comporta un serio impegno consapevole e non dovrebbe essere una decisione presa impulsivamente o influenzata da persone al di fuori della famiglia che si occuperà dell’animale. Accogliere un gatto in famiglia è un impegno emotivo significativo che richiede una riflessione matura e ponderata. Come Volontarie e amanti degli animali non possiamo accettare che i gatti diventino “esseri sacrificabili” per l’arrivo di un bambino o un trasloco. Adottare deve essere una scelta consapevole. Se indecisi meglio evitare di farlo.
L’adozione di un gatto non dovrebbe mai essere un dono stagionale, ma una scelta ponderata che riflette l’impegno a lungo termine e la capacità di offrire amore e cura incondizionati. Saremo felici di aiutarti a capire se un gatto può fare al caso tuo.
Ne sappiamo di gatti
L’attività di Animalia Onlus, istituita nel 1996 e composta esclusivamente da volontari, si concentra sulla problematica dei gatti di strada, mirando alla protezione, difesa e assistenza dei felini senza casa.
Gestione del Rifugio Comunale per Gatti
Dal 2001, l’organizzazione è alla guida del Rifugio Sanitario Comunale “Oasi Felina” di Pesaro, situato in Strada Madonna del Monte, nella zona di Ponte Valle. Qui, ci prendiamo cura di una media di oltre 100 gatti, accogliendo neonati abbandonati, gatti feriti o malati, anziani o quelli con disabilità dovute a infortuni o malattie. Dopo averli riabilitati, il nostro obiettivo è trovare loro una nuova famiglia. Se questo non è possibile, i gatti rimangono al rifugio.
Il rifugio dispone di box riscaldati per i gatti ammalati e di varie strutture per i gatti sani, che godono di grande attenzione e completa libertà di movimento, all’interno di un’area recintata. Ogni anno, il rifugio accoglie circa 200 gatti abbandonati, il 70% dei quali sono cuccioli e il resto sono gatti che hanno subito incidenti, sono feriti, anziani o malati. Molti fortunatamente trovano una nuova casa, in particolare i cuccioli, mentre l’interesse verso gli adulti è minore. È importante sottolineare che ci sono molti gatti giovani, già sterilizzati e vaccinati, e che anche un gatto adulto o anziano può offrire molto amore, gratitudine e compagnia!
Protezione delle Colonie Feline
Attraverso l’impegno di volontari e membri dell’associazione, gestiamo numerose colonie feline nella provincia di Pesaro. Garantiamo quotidianamente e a nostre spese la sopravvivenza dei gatti randagi fornendo cibo, cure, riparo e coordinandoci con il Servizio Veterinario Asur per le sterilizzazioni.
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